Il film era pieno di bambini, ragazzini, adolescenti che vivevano in un mondo loro, o meglio: vedendo le cose della vita con quel fantastico luccichio negli occhi che ti fa divertire anche da solo, con un carrello vuoto, sul parcheggio grigio di un supermercato, dove c’è spazio per tutto e tutto è possibile, dove c’è posto per tutti e tutti sono possibili, di notte e di giorno.