Teniamoci dunque, per capirci nella chiacchiera gergale, l’aggettivo naturale, evocativo e consolatorio, in assenza di termini meno sfocati. E teniamoci anche stretto il nostro carissimo vino, chissenefrega se mi brucia un po’ quei quattro neuroni che mi sono rimasti. Non ci rinuncerei per nulla al mondo.
Ma che sia un buon vino del Jujitsu.
Rizzo Fabiari, Accademia Degli Alterati